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NON AUGURARTI MENO PROBLEMI MA PIU’ COMPETENZE

                                                                                                      Anonimo

Siamo a metà settembre, sono appena ricominciate le attività produttive dopo la pausa estiva e, con la riapertura delle scuole, ci aspettiamo che tutto riprenda con una sana routine di lavoro e di prosperità.

Queste erano le considerazioni valide prima del covid-19.

L’ incremento dei contagi con le discussioni e le polemiche che hanno accompagnato l’apertura delle scuole in queste ultime settimane, ci hanno fatto capire che la ripresa delle attività non sarà né facile né scontata.

Ci aspetta ancora un periodo di studio e preparazione per stimolare nuove opportunità di business cercando contemporaneamente di mantenere le posizioni che siamo riusciti faticosamente a consolidare nei mesi scorsi a partire dal lockdown di febbraio/marzo.

A questo proposito, voglio segnalare un nuovo intervento introdotto nel mese di luglio, che può aiutare le aziende del nostro settore che stanno soffrendo un calo nelle vendite nell’ esercizio 2020.

Ben sappiano che il settore della moda è soggetto a una forte obsolescenza dei prodotti dovuta alla stagionalità dei capi che rende, specialmente per i capi femminili, i pezzi prodotti per una stagione, difficilmente utilizzabili per la stagione successiva.

Forme, volumi e colori caratterizzano una collezione rispetto a quella successiva rendendo di fatto invendibili i capi che sono rimasti a magazzino durante il periodo COVID-19.

Per questa ragione il legislatore ha tenuto conto di questa caratteristica del settore ed è intervenuto a favore dei produttori con un nuovo Credito d’Imposta per l’incremento delle rimanenze che le aziende hanno dovuto subire nell’esercizio 2020.

Faccio riferimento alla legge 17 luglio 2020, n.77, art. 48-bis pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 luglio 2020

Chi sono i beneficiari e in cosa consiste il beneficio

Le gravi difficoltà causate dal covid-19 che ha ridotto i commerci con l’estero ed ha frenato i consumi interni specialmente nel settore tessile dove si è visto un crollo degli acquisti che ha conseguentemente generato maggiori rimanenze rispetto agli anni precedenti.

Anche i produttori di abbigliamento sono quindi i destinatari del Decreto Rilancio, che possono beneficiare di un nuovo Credito d’ Imposta del 30% quale indennizzo per l’incremento del valore medio delle rimanenze tra gli esercizi 2017, 2018 e 2019 con l’esercizio del 2020.

Come fare per ottenere il Credito d’ Imposta

Le aziende interessate dovranno calcolare la media del valore delle rimanenze degli ultimi tre esercizi precedenti: 2017-2018-2019.

Il valore medio ricavato dovrà essere confrontato con il valore delle rimanenze a fine anno 2020.

Se il valore è positivo verrà applicato il 30% quali Credito d’ Imposta.

Possono beneficiare di questo Credito d’ Imposta non solo le aziende con bilancio certificato.

Le Aziende che non hanno l’obbligo del bilancio certificato possono comunque accedere al beneficio con una certificazione ufficiale della reale consistenza del magazzino rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione.

Il credito d’ imposta potrà essere portato in compensazione soltanto per l’esercizio 2021.

I fondi messi a disposizione sono limitati a 45 milioni di euro e andranno ad esaurimento è pertanto importante essere rapidi nel cogliere l’opportunità.

Esempio di calcolo del Credito d’ Imposta

31/12/2017  Rimanenza  50.000 €

31/12/2018  Rimanenza  60.000 €

31/12/2019  Rimanenza  70.000 €

Calcolo valore della giacenza media del triennio :

( 50.000 € + 60.000 € + 70.000 €)/3 = 60.000 €

Valore rimanenza al 31/12/2020  120.000 €

Intremento esercizio 2020  : 120.000 € – 60.000 € = 60.000 €

Calcolo Credito d’ Imposta :  60.000 € X 30% = 18.000 €

Rimaniamo attenti perché, secondo me, questa è la prima misura di una serie di provvedimenti che necessariamente dovranno essere messi in campo per rilanciare il settore tessile che è stato particolarmente colpito e che rappresenta non soltanto una quota di PIL importante ma un simbolo dell’Italia nel Mondo assieme al cibo, arredamento e la meccanica:

Fashion , Food, Forniture  and Ferrari !